La Macchia della Magona
A poca distanza dalle spiagge di Bibbona, proprio alle spalle del paese, si trova una vasta riserva naturale ricca di itinerari percorribili a piedi, a cavallo o mountain-bike che si intrecciano, dalla pianura alla collina, per circa 50 km. La Macchia della Magona è oggi un complesso forestale di grande valore naturalistico, frequentata non solo da residenti e turisti amanti della naturae dello sport, ma anche da cacciatori e taglialegna in quanto detiene un passato fatto di carbonai. In epoca granducale infatti divenne fonte e riserva di legname da ardere per la fusione del ferro della Reale Magona di Cecina, da cui ha preso il nome. Di quest’antica attività rimane traccia lungo i sentieri che si inoltrano nel bosco, dove sono ancora visibili i resti di alcune carbonaie che venivano utilizzate per la produzione del carbone da legna.
La vegetazione, in gran parte caratterizzata dalla macchia mediterranea, appartiene al Patrimonio Agricolo Forestale Regionale della Toscana e si estende per circa 1636 ettari dominati da alberi di leccio, quercia, essenze arbustive e arboree come il corbezzolo, mirto, ginestra, erica, cisto, ginepro e alloro che nei luoghi più umidi raggiungono svariati metri di altezza. Al suo interno, La Macchia ospita un arboreto sperimentale (Riserva Naturale Biogenetica) formato da piante tipiche dell’ambiente mediterraneo come il pino, il cipresso e alcuni tipi di cedro. Il sottobosco, ricco di numerose varietà floreali, funghi e felci, è l’habitat ideale di molte specie animali quali cinghiali, caprioli, daini, lepri, volpi, istrici, scoiattoli, tassi, ricci e anche di piccoli topolini da albero come i moscardini. Qui fanno inoltre sosta uccelli migratori come la beccaccia, il colombaccio, la poiana, e alcune specie di passeracei.
Nel complesso regionale demaniale è presente una capillare rete di itinerari naturalistici, costituiti da 16 sentieri tracciati e individuabili attraverso la cartina fornita dalla Proloco e reperibili anche presso gli Uffici Turistici del Comune di Bibbona: i percorsi, che attraversano tutto il bosco, raggiungono punti panoramici molto spettacolari fra i quali il Belvedere di Poggio Cavaliere e il Passo delle Golazze Aperte. L’area offre un terreno adatto ad ogni esigenza, ideale per vivere un’esperienza a completo contatto con la natura e accessibile a tutti, anche a persone con difficoltà motorie. Tappa obbligata il Mulino Vecchio, in località Botro di Campo di Sasso: a monte del Mulino è ben riconoscibile lo sbarramento in pietra che aveva il compito di formare un’estesa gora che convogliava l’acqua all’interno di una vasca. Ancora oggi sono visibili le tracce di una saracinesca utilizzata per regolare il deflusso dell’acqua in ingresso. La struttura del Mulino è organizzata su tre livelli: una piccola cascata, attiva tutto l’anno, rende l’esperienza affascinante ed unica nel suo genere.
La Magona offre la possibilità di praticare anche una particolare attività outdoor: l’antica arte del tiro con l’arco, una disciplina non competitiva che prevede l’utilizzo di archi tradizionali e frecce in legno. Il percorso, allestito con numerosi bersagli e frequentato da diversi arcieri, è utilizzato sia in occasione dei corsi di avviamento per bambini sia durante le manifestazioni arcieristiche. Tra queste il raduno annuale ‘Notte del serpente’, una gara molto suggestiva durante una notte di mezza estate in cui i partecipanti devono colpire alcuni bersagli fluorescenti.
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Indirizzo
Via Campo di Sasso, 57020 Bibbona LI
Contatti
Sito Web: www.bibbonaturismo.it
E-mail: info@bibbonaturismo.it
Geometra Francesca Faltoni
Responsabile servizio gestione demanio forestale
Telefono: (+39) 0586 672 226
Email: f.faltoni@comune.bibbona.li.it